Chissà quante volte le cose che aspettavamo e che aspettiamo ci hanno raggiunto, ma non hanno trovato lo spazio per essere accolte.
Si sente dire spesso
che ciò che deve arrivare a noi, forse troverà il modo di farlo.
che ciò che vogliamo raggiungere, forse troveremo il modo di raggiungerlo.
E che i sogni che vogliamo realizzare, forse esistono già nella realtà da qualche parte.
A volte penso che tutto quello che ci serve ce l’abbiamo già sotto gli occhi.
Ma affinché tutto questo possa diventare parte di noi è necessario svuotare tutte le tasche dell’anima e prepararsi ad accogliere.
Ma per come la vedo io, non può esistere accoglienza senza uno spazio, senza una volontà, senza una fiducia, senza una decisione, senza un terreno da rendere fertile, senza smettere di riempirsi la vita anziché nutrirla,
Senza separare il superfluo dal necessario, senza cominciare un percorso anziché un calvario, senza sciogliere i nodi che ci legano agli orologi, senza fermare le lancette che ci graffiano il cuore, senza capire la differenza tra accettare ed accogliere, senza smettere di rincorrere anziché farci raggiungere.
Senza smettere di pensare e cominciare finalmente a sentire, senza trasformare i nostri sensi di colpa in perdono o in un’altra verità da raccontarci.
Senza prenderci cura di quella malattia da cui non riusciamo a guarire che è l’incapacità di ricevere, l’incapacità di lasciarci riempire da quello che forse è destinato proprio a noi.
Senza il coraggio di liberarci addirittura anche del nostro nome per cominciare finalmente un’altra vita.
Chissà quante volte le cose che aspettavamo e che aspettiamo ci hanno raggiunto, ma non hanno trovato lo spazio per essere accolte.
Angelo Ricci
“Ho visto sogni che voi umani potreste realizzare”.
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